Facebook Aquila è il drone che porta Internet ovunque!

Facebook aquilaAl giorno d’oggi, e in questa parte del mondo, siamo abituati ad avere praticamente sempre a nostra disposizione una connessione Internet che ci permetta di interfacciarci col mondo digitale: e quindi via libera a continui aggiornamenti di stato sui più famosi social network, al facile accesso all’enorme mole di informazione concessa dal preziosissimo Google, alla possibilità di non perdersi tra strade sconosciute grazie a Google Maps e tutto ciò che di buono sa portarci la tecnologia di oggi online.

Fermi un attimo e pensate a una cosa: e se tutto questo non fosse possibile?

Ovvero: e se non avessimo la possibilità di sfruttare una connessione a Internet? Le nostre vite sarebbero ancora le stesse oppure no?

Certo che no, forse saremmo più rilassati e vivremmo ancora in un mondo dove se stai stendendo il bucato non pensi necessariamente prima a fare una foto delle tue nuovissime mollette colorate, ma non potremmo nemmeno approfittare pienamente di tutti i vantaggi della tecnologia online

 

Il gap tra online e offline

Non lo diremmo, eppure quasi il 10% della popolazione mondiale non ha questa possibilità, non è raggiunta dalle necessarie infrastrutture per stabilire connessioni sufficientemente potenti per navigare online, anche perché molte delle aree rurali presenti nel mondo sono difficili da raggiungere con cablaggi adeguati.

Una fascia di persone tra 1,1 e 2,8 miliardi oggi non può accedere a Internet a causa di queste mancanze, ed è proprio a questo target che punta Mr. Facebook, cioè Mark Zuckerberg, insieme al suo team, per permettere a tutti di usufruire di una connessione Internet.

Per risolvere questo problema, gli ingegneri di Facebook hanno pensato a un drone autopilotato che potesse volare sulle suddette aree, portando la tecnologia mobile in tutte le zone del mondo a costi contenuti, e permettendo così un facile accesso al web a tutti.

 

Il drone di Facebook che porta Internet

Facebook Aquila drone internet

Il drone si chiama Aquila, ha un’apertura alare poco più grande di quella di un Boeing 737 (ovvero circa 35 metri per ala) e pesa poco meno di una normalissima automobile, ma ha un’autonomia che gli permette di volare nel cielo per quasi un mese filato.

Sulle ali del drone, infatti, sono posizionati dei pannelli solari che gli permettono di mantenere la quota per lungo tempo, garantendo in questo modo la connessione a Internet  per gli abitanti sottostanti senza troppi problemi.

In realtà, il progetto è un po’ più complesso: si punta ad avere un sistema basato su diversi droni, sempre connessi tra loro, che possano creare una vera e propria rete di connessione a cui accedere gratuitamente per i servizi più famosi come Facebook – manco a dirlo –, Wikipedia e Google.

L’aircraft volerà a una quota compresa tra i 60mila e i 90mila piedi, ma proprio affinché possa volare senza problemi di sorta in modalità automatica, e senza rappresentare un pericolo per il traffico aereo generale, dovrà subire svariati tipi di test prima di essere definitivamente approvato.

Si stima che basterebbero mille unità di Facebook Aquila per coprire completamente le zone ancora mancanti di connessione a Internet, rientrando in un progetto più grande dello stesso Zuckerberg conosciuto con il nome di internet.org.

È già stato effettuato con successo il primo test di Facebook Aquila, ma la strada è ancora lunga: questa estate inizieranno gli esami più specifici e mirati alla messa a punto e al perfezionamento del progetto, anche se questo sistema probabilmente non potrà vedere definitivamente la luce prima di qualche anno.

Facebook sta testando anche altre strade oltre Aquila, come quella di sfruttare dei satelliti per permettere questo link connettivo e offrire l’accesso online, ma anche società concorrenti come Google stanno lavorando per lo stesso scopo, solo in modalità diverse. Famoso è infatti l’esperimento di Google Loon, ovvero quegli enormi palloni aerostatici che porterebbero la connessione in tutto il mondo.

Insomma, comuni sono gli sforzi per portare online quella parte di mondo che ancora resta disconnessa, e tra chi pensa ai droni, chi alle mongolfiere e chi alle pecore, ne stiamo vedendo davvero di tutti i colori.  🙂

E se tutte queste idee convergessero in un unico progetto definitivo? Si accorcerebbero probabilmente i tempi di attesa per la realizzazione, ma sarebbe troppo bello per essere vero: ognuno, naturalmente, salvaguarda i propri interessi, Google e Facebook incluse.  😉

Maria Grazia
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