Microsoft Office diventa gratis per iOS e Android

Microsoft Office iOS Android

Avete presente la grandiosa suite di strumenti per l’ufficio di Microsoft, la completissima e più usata di sempre, e cioè Office? Dai, è inutile fingere indifferenza nei confronti di Microsoft Office: per quanto al giorno d’oggi sia possibile contare su svariate alternative egualmente valide (in alcuni casi), il celebre “pacchetto” ha fatto la storia dei programmi dedicati alla produttività.

Tutti noi, almeno una, volta abbiamo messo le mani su uno dei software inclusi in Microsoft Office, dall’evergreen Word al simpatico Power Point al sofisticato Excel. Questo soprattutto in virtù del fatto che Office è integrato nei sistemi operativi Windows. Poi perché, con i tempi che cambiano, anche gli strumenti utilizzati per il lavoro – che prendono le sembianze di device sempre più piccoli e pratici, adatti in mobilità – si adattano, e così pure Microsoft Office si tiene al passo.

Office è stato infatti reso disponibile – con alcune importanti novità – nella variante di applicazione per sistemi operativi diversi da Windows, come per esempio iOS e Android.

 

Microsoft Office non più a pagamento

E quasi come naturale conseguenza, dopo il cambio ai vertici di Microsoft e la relativa politca di mercato e diffusione, nei giorni scorsi è finalmente arrivato l’annuncio tanto inaspettato quanto gradito, della decisione di Redmond sulla licenza d’uso di Office.

Microsoft ha infatti annunciato che l’applicazione Office è cambiata, e oggi il pacchetto, rispecchiando la sua forma tradizionale, è costituito da ben tre diverse app per i tre servizi più usati della suite: Word, Power Point e l’immancabile Excel.

Insieme a questo cambio di “forma”, che distingue i diversi servizi dedicati a usi differenti – invece di un’unico servizio qual era Office 365 –, è stato però annunciato ufficialmente un cambio di rotta anche nel costo delle applicazioni Office.

Microsoft ha infatti deciso di rendere gratuito l’uso delle tre applicazioni Office, il cui servizio fino a poco tempo fa era praticamente bypassato dai più, a causa del costo mensile dell’abbonamento. Succedeva infatti che gli utenti non si rivolgessero ai software di Microsoft Office, ma a programmi similari, che sono invece completamente gratuiti e di natura open source.

 

Il nuovo Microsoft Office per iOS e Android

Nello specifico, i possessori di iPhone, iPad e iPod touch possono già utilizzare le tre applicazioni Microsoft Office gratuitamente disponibili su iTunes. L’ulteriore buona notizia è che, ben presto, lo stesso beneficio sarà esteso anche agli utenti della piattaforma Android.

Attualmente gli iDevice che montano iOS dalla versione 7.0 in poi possono già scaricare liberamente i tre elementi di Office, mentre gli utenti Android possono richiedere una preview a Microsoft per tablet che montano Android dalla versione KitKat, e che hanno una dimensione dai 7 ai 10.1 pollici, compilando l’apposito form sulla pagina web dedicata alla preview Office gratuita per Android.

Microsoft Office per Android sarà reso definitivamente gratuito a partire dai primi mesi del 2015.

La strategia di Microsoft vuole dimostrarsi attenta alle esigenze dei consumatori, e aperta nei confronti degli utenti. In effetti, per coloro che hanno acquistato un abbonamento per Office 365 su iPad è possibile richiedere un rimborso fino al 31 gennaio 2015, se l’acquisto è stato effettuato tra il 27 marzo 2014 e il 6 novembre 2014.

Bisogna invece rivolgersi direttamente a iTunes per richiedere il rimborso, se l’abbonamento è stato comprato da App Store. Al contrario, occorre chiedere direttamente a Microsoft, se l’abbonamento a Office è stato acquistato tramite i servizi della società di Redmond.

 

I limiti di Microsoft Office Freemium

Naturalmente, Microsoft concede l’utilizzo dei tre famosi software che compongono l’offerta di Office in modo – si fa per dire – limitato, ovvero dando la possibilità di creare un nuovo documento e di modificarlo ma soltanto tramite strumenti base. Per le modifiche più avanzate e complesse è comunque necessario affidarsi alle applicazioni o ai programmi in versione completa.

Ecco perché Freemium, perché Microsoft permette l’uso delle funzionalità basilari di Office in modo gratuito, ma per l’editing più avanzato bisogna ricorrere alle versioni a pagamento.

 

Dropbox è integrato nel nuovo Microsoft Office

Altra incredibile e piacevole novità dal fronte Office è sicuramente quella legata alla partnership stretta tra Microsoft e Dropbox, che viene ora integrato direttamente nelle applicazioni della suite, e che permetterà l’archiviazione in cloud dei documenti tramite un semplice tap.

In parole povere, da adesso è possibile salvare i propri documenti direttamente sulla nuvola di Dropbox, senza dover più pensare a dove avevamo salvato un file di lavoro e a cercarlo sull’ultimo dispositivo utilizzato per poi spostarlo ogni volta fisicamente da un device all’altro.

Con Dropbox, tutti i file saranno archiviati sul cloud personale online, e dunque saranno accessibili praticamente da ogni postazione. Ma c’è di più: con l’integrazione di Dropbox in Microsoft Office è finalmente possibile visualizzare e modificare i documenti direttamente nel cloud!

 

Dropbox in Microsoft Office… e OneDrive?

So già a che cosa state pensando: l’aggiunta di Dropbox potrebbe sembrare superflua, dal momento che già un altro servizio di Microsoft faceva la stessa cosa, ovvero OneDrive.

Ebbene, perché allora avvalersi di Dropbox e dare quindi spazio alla concorrenza se l’azienda ha già un servizio simile prodotto in casa?
Perché gli utenti hanno richiesto sempre più a gran voce l’ausilio di Dropbox, e perché questo tool è enormemente più usato e diffuso del servizio proprietario OneDrive, che comunque continuerà a esistere, ma per i lavori più avanzati e che richiedono un maggior spazio di archiviazione.

 

Perché Microsoft Office cambia rotta

I motivi che hanno spinto il brand di Redmond verso nuovi orizzonti sono da ricercarsi nel nuovo spirito di marketing della compagnia.

Se infatti è vero che Microsoft non può essere onnipresente e non viene scelta da una fetta di utenti sempre più ampia, è altrettanto vero che può però provare a infiltrarsi in tutte le piattaforme, soprattutto quelle più utilizzate come quella di iOS e Android.

Quindi, anche quando un utente non scelga un device Windows per il suo lavoro, non è detto che non possa lavorare con gli strumenti di Microsoft Office, usufruendo dei benefici di questo pacchetto per la produttività.

A questo punto, mi rivolgo a voi: vi piace la nuova politica di Microsoft? Siete già impazienti di provare Microsoft Office sul vostro device Android o avete già provveduto a installare una delle applicazioni – o tutte e tre! – del pacchetto sul vostro iDevice?

Maria Grazia
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