Sarahah: l’app del momento (destinata al declino)

Scoppiata nelle ultime settimane, è già un trend estivo: ecco cos’è Sarahah, come funziona e perché se non la usi non ti stai perdendo niente.

Sarahah

Sembrano già lontani i tempi di Pokemon Go e Prisma, eppure soltanto un anno fa in queste stesse giornate calde impazzavano di smartphone in smartphone in quanto applicazioni più hot dell’estate 2016. Fino a qualche giorno fa sembrava non esserci un degno erede per questa estate 2017, e invece poco prima del Ferragosto abbiamo dovuto ricrederci: è Sarahah quest’anno a detenere lo scettro di applicazione dell’estate.

Ma cos’è, a cosa serve, e soprattutto perché da un momento all’altro tutti sono impazziti per quest’applicazione?

Sarahah: in principio un’app per lavorare meglio

Ha 29 anni Zain al-Abidin Tawfiq, un giovane dell’Arabia Saudita che ha avuto l’idea di mettere a punto un’applicazione con uno scopo davvero lodevole: Sarahah è nata come applicazione per migliorare la qualità dell’ambiente lavorativo. Il suo meccanismo era (ed è) davvero molto semplice: attraverso quest’app i dipendenti possono facilmente dare feedback sulla gestione di un capo dal punto di vista professionale o umano, potendo lasciare critiche costruttive che aiutino i boss a capire dove intervenire per migliorare le condizioni lavorative dei dipendenti.

Tutto molto bello, almeno finché non è esploso il successo per l’applicazione, utilizzata stavolta in ottica social: tutti iscritti a Sarahah e a pubblicare il link relativo al proprio profilo per scoprire cosa pensa la gente di sé – senza indugio e senza censura!

Cos’è Sarahah e a cosa serve

Abbiamo quindi capito che Sarahah è un’applicazione che può essere comodamente installata dai digital store sui propri device mobili, e che ha un’animo tanto banale quanto seducente poiché permette di inviare o ricevere messaggi oppure commenti anonimi.

Come funziona l’app dell’estate

Puoi interagire con coloro che sono iscritti a Sarahah esprimendo un parere senza peli sulla lingua anche se non sei registrato al servizio, ma per avere funzionalità complete – e soprattutto la possibilità di essere tu stesso commentato o messaggiato – è necessario iscriversi con la creazione di un account gratuito. Basterà quindi semplicemente recarsi nell’app store e scaricare l’applicazione, e una volta completato il processo di installazione non dovrai che creare un profilo personale da utilizzare per metterti pubblicamente alla gogna dei commenti di quanti vorranno dirti qualcosa senza freni.

Sei pronto?

itunes

Google Play Store

Perché piace così tanto

Sembra essere proprio questa sicurezza di non doversi firmare ad allettare tutti quelli che in queste ore stanno provando l’emozionante esperienza di Sarahah, chi per mettersi in gioco e scoprire se davvero c’è qualcuno che, dietro una maschera protettiva, ha il coraggio di dire cose che a viso aperto – o a chat identificata – non riesce ad esprimere, chi invece per dire finalmente ciò che pensa.
È chiaro quindi che quest’applicazione, per quanto semplice, non è alla portata di tutti, ma per l’uso improprio che se ne sta facendo negli ultimi giorni è destinata a chi vuole mettersi in gioco senza aver paura dell’eventuale giudizio delle persone, ma soprattutto non vuole dare troppa importanza a possibili messaggi pesanti da gestire, o addirittura a insulti gratuiti.

I messaggi anonimi: un’arma a doppio taglio

Messaggi anonimi

Per quanto celarsi dietro l’anonimato è un entusiasmante brivido alla schiena, che esalta il fascino del misterioso mittente, solo la curiosità delle dinamiche di Sarahah potrebbe portarti a scaricarla e ad usarla per il solo scopo di conoscere personalmente l’argomento digital di cui tutti oggi parlano.

Ma cosa rende quest’app irresistibile?
Alcune cosette come:

  1. La possibilità di dire tutto ciò che si pensa di una persona senza peli sulla lingua, come ad esempio rivelare un segreto celato per anni che inizia a diventare troppo ingombrante;
  2. Condividere il proprio profilo sui social network, Facebook in primis;
  3. Mostrare i messaggi che maggiormente hanno colpito l’utente in questione.

Ti pare poco?

Se da un lato, però, usato a cuor leggero potrebbe essere un servizio davvero divertente che rimanda alla mente i pizzini anonimi trovati sui banchi di scuola, dall’altro lato il pericolo del cyberbullismo è sempre dietro l’angolo.
Va bene, anch’io odio gli inutili allarmismi, ma in questo caso considerando che sono per lo più adolescenti ad aver scaricato ed installato Sarahah, un paio di domande me le farei.

Molti di questi potrebbero non usarla soltanto per trovare il modo di confessare un amore segreto o per fare i complimenti a un compagno, ma piuttosto per prendere in giro poveri malcapitati per difetti o difficoltà, ad esempio.
Non sono quindi da sottovalutare risvolti negativi sulla psiche di ragazzi presi di mira da bulli o peggio ancora malintenzionati che potrebbero nascondersi dietro Sarahah, ma di certo come sempre il problema non risiede nel mezzo ma nell’uso che se ne fa.

Boicottiamo Sarahah, quindi?

No, ma se hai un fratello minore o un figlio sarebbe bene prepararlo alla possibile ricezione di messaggi poco graditi, e in questa eventualità di procedere tempestivamente al blocco del mittente indesiderato. Niente panico, insomma, ma cerchiamo di trattare la questione con la dovuta cautela senza prendere l’argomento sotto gamba.

Un fenomeno temporaneo

Ma quindi perché Sarahah dovrebbe essere destinata al declino?

Perché forse utilizzarla una volta o comunque per un lasso di tempo limitato può anche essere divertente e potrebbe farti scoprire cose nuove dando coraggio ai timidoni che ci conoscono, ma a lungo andare Sarahah potrebbe davvero stancare, dato l’effimero meccanismo e l’improprio utilizzo che se ne sta facendo per il semplice invio di messaggi anonimi. Allo stato attuale, infatti, Sarahah si presenta con evidenti lacune tecniche e poche funzionalità aggiuntive, motivi che porteranno presto a dimenticarsi di quest’applicazione se non destinata ad un’evoluzione anche più social.

Un trend estivo che lascia il tempo che trova, quindi, che allo stato attuale diverte e intrattiene coloro che hanno deciso di provarla, ma di cui presto ricorderemo a malapena l’impronunciabile nome.
Insomma, se non hai installato Sarahah, forse, non ti sei perso granché.

Siamo ormai troppo abituati ad autenticarci e a metterci digitalmente “la faccia” per alimentare un fenomeno come Sarahah, o magari dopo tutte queste firme abbiamo davvero bisogno di un piccolo sfogo nel rispetto delle persone ma in – quasi – completo anonimato?

Hai provato ad usare Sarahah e, se sì, credi che potrebbe diventare qualcosa di più di un semplice passatempo per condividere messaggini anonimi?

Maria Grazia
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