Wind risolve tutti i suoi problemi fondendosi con 3?

Fonti autorevoli alimentano le voci che vedono i due grandi operatori italiani fusi in un’unica società: presto Wind e 3 Italia potrebbero diventare un tutt’uno.

Fusione Wind e 3 Italia

Ci avviciniamo sempre di più a quella che potrebbe essere la data della fusione ufficiale, entro il prossimo ferragosto due dei più importanti operatori di telefonia mobile italiana potrebbero diventare una sola cosa. Ma facciamo un passo indietro per capire esattamente quali sono i presupposti che hanno dato vita alla situazione attuale, e i possibili sviluppi futuri dell’intera vicenda, destini dei consumatori compresi.

 

Gli operatori italiani e il ruolo di Wind e 3 Italia

Attualmente i due grandi gestori in questione sono rispettivamente il terzo più grande operatore d’Italia e il quarto, subito dopo la leadership di Tim e la medaglia d’argento di Vodafone, ma la presenza dei due carrier nella forma attuale è stata di fondamentale importanza per stimolare, fino a questo momento, una guerra dei prezzi tutta (o quasi) a vantaggio dei consumatori.

Infatti, se è vero che Tim è il primo operatore mobile sia come numero di clienti che come tempi di presenza, e Vodafone la segue a ruota per lo stesso motivo, è altrettanto vero che Wind e 3 Italia, che si sono affacciati allo scenario dei gestori mobili italiani nel 1997 l’uno e nel 2003 l’altro, dovevano pur inventarsi qualcosa per piacere ai clienti.

E l’hanno fatto: Wind ha iniziato a proporsi come vero e proprio gestore low cost, proponendo tariffe vantaggiosissime che hanno ben presto fatto breccia nel cuore degli utenti, mentre ad H3G è toccato il compito di portare la tecnologia UMTS, al tempo ancora poco conosciuta rispetto al classico GSM.

Ma nonostante ciò, Wind ha chiuso il 2014 con un bilancio in negativo e debiti con le banche, e anche se 3 Italia non se la passa così male comunque ha i suoi ostacoli che le impediscono di fare il grande salto e competere a pari livello con le più amate Tim e Vodafone.

 

La prospettiva della fusione Wind e 3 Italia

Una soluzione più che plausibile alla situazione sembra la costituzione di un’unica società che darebbe vita al primo operatore mobile in Italia, con una clientela di circa 30 milioni di utenti che riuscirebbe a superare in numeri anche l’invincibile Tim.

Da un lato, Wind potrebbe finalmente rimediare ai problemi economici che rischiano sempre più di affondarla, e dall’altro 3 potrebbe contare su un roaming 2G aggiuntivo (oltre a quello di Tim) come quello di Wind.

 

I vantaggi del matrimonio tra Wind e 3

Ma quali potranno essere i nuovi scenari una volta che Wind e 3 diverranno una cosa sola? E perché Tim e Vodafone sembrano non aspettare altro, se questa manovra potrebbe seriamente minare alla loro potenza in Italia?

Perché una volta ridotti gli operatori da 4 a 3, e non più costretti a una guerra al ribasso dei prezzi per accaparrarsi più utenti né tra Wind e 3 né tantomeno tra tutti e quattro, un nuovo potente gestore telefonico potrebbe tranquillamente decidere di adeguarsi agli (alti) standard di Tim e Vodafone con tanti saluti ai prezzi vantaggiosi di Wind e 3 Italia e senza più “calmiere” per Tim e Vodafone.

Dall’altro lato, poi, la nuova creatura potrebbe beneficiare dei vantaggi di Wind e 3, con la possibilità di estendere la copertura 2 G della prima ed approfittare della qualità del segnale 3G della seconda.
Troppo poco il ritorno per 3 Italia?

Allora a tutto questo aggiungiamo la possibilità di potersi insediare nel mercato della telefonia fissa sfruttando il canale di Infostrada, proprietà di Wind.

 

Benefici per i clienti di Wind e 3 Italia

Se, come me, siete clienti Wind disperati perché il segnale inzia a svanire sempre più spesso, so già che state pensando che l’una potrebbe avvalersi dei ripetitori dell’altra e nel complesso il nuovo operatore telefonico avrebbe una copertura e una qualità del segnale sempre ottimale.

In teoria sì, ma in pratica la questione si rivela essere un pelino più complicata. È infatti noto che, sebbene Wind possa godere di una vasta copertura 2G su tutto il territorio italiano, ha ormai pochissime infrastrutture (ripetitori) su cui contare, potendo però approfittare di frequenze più potenti che riescono a replicare il segnale. Sebbene le frequenze di Wind non siano cedibili a terzi e siano tra l’altro in scadenza, la nuova creatura nata dalla fusione Wind-3 Italia potrebbe avere l’influenza e la capacità di accaparrarsi le aste per queste ultime, oltre a poter seriamente pensare di dimezzare e modernizzare le torri già presenti sul tutto il territorio.

Non ci resta che attendere ancora qualche settimana per scoprire se tutto questo potrà davvero vedere la luce, se tutti gli ostacoli alle trattative che si sono presentati da un anno a questa parte saranno definitivamente superati e se realmente la fusione tra Wind e 3 potrà portare beneficio non solo ai grandi imprenditori dei due brand ma, una volta tanto, anche a noi consumatori.

Maria Grazia
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