Custodia impermeabile per smartphone Cellular Line Voyager

cellular line custodia voyager

Oggi voglio parlarvi di uno degli accessori più utili e forse indispensabili per i nostri amati smartphone. Se vi accingete a trascorrere le vacanze al mare, ma anche in prossimità di piscine, rivoli, fiumi e quant’altro, non dimenticate una custodia impermeabile.

Esistono in commercio svariati tipi di custodia impermeabile, che possiedono differenti caratteristiche, ma che sono tutti più o meno caratterizzati da un corpo in plastica nel quale introdurre lo smartphone – stile bustina, per intenderci – e una particolare chiusura ermetica in plastica dura che va ripiegata più volte su se stessa per impedire all’acqua di filtrare all’interno. In alternativa, possono essere presenti particolari ganci, capaci di isolare la custodia, rendendola così impermeabile all’acqua.

Nello specifico, in questo articolo parliamo della custodia Voyager della Cellular Line, un prodotto che a primo impatto potrebbe sembrarvi superfluo, ma che una volta usato non potrete più dimenticare quando andrete in vacanza.

 

A che cosa serve la custodia Voyager

Innanzitutto, specifichiamo che si tratta di una custodia waterproof con certificazione IPx8, che, come noto agli adepti dei dispositivi rugged – ovvero quegli smartphone capaci di resistere alle infiltrazioni di acqua e polvere –, sta a indicare la protezione dai liquidi.

Che cosa sto dicendo? In soldoni, questa grandiosa custodia Voyager è in grado di riparare il vostro smartphone dalle infiltrazioni di acqua in immersione continua, e fino a una profondità di ben 20 metri. Ciò vuol dire che, con lo smartphone protetto da questa custodia impermeabile, potrete non solo divertirvi a portare a zonzo lo smartphone senza il terrore che possa scivolarvi in acqua, ma anche che potrete addirittura portarlo in acqua con voi durante il bagno e – perché no? – scattare qualche foto ricordo subacquea dei fondali che state esplorando!

Smartphone e spiaggia sono generalmente un binomio alquanto curioso: è risaputo che quel messaggio su WhatsApp che stavate tanto aspettando vi arriverà proprio nel momento in cui siete appena usciti dall’acqua, e gocciolanti vi accingete a cercare lo smartphone in borsa con le mani ormai impanate dalla sabbia.

Ma la custodia impermeabile della Cellular Line protegge da acqua, sale, polvere, neve, creme, unto e chi più ne ha più ne metta, permettendovi di fatto di portare il cellulare con voi in spiaggia e di rispondere a quella chiamata che arriva puntualmente mentre siete intenti a spalmarvi la crema solare. Insomma: sentitevi liberi di fare quel che vi pare senza paura di danneggiare o sporcare il vostro smartphone.

 

Unboxing custodia Voyager Cellular Line

Una volta acquistata questa custodia salva-smartphone, vi troverete di fronte a una confezione piuttosto compatta e leggera, con il ritratto in primo piano di un iPhone ripreso nel momento del bagnetto in compagnia della Voyager.

Alzando la parte bianca della confezione potrete trovare un rettangolo bianco, disegnato per capire se effettivamente la custodia è compatibile con il vostro device: se il dispositivo rientra tranquillamente in questo range, tranquilli, Voyager è la custodia che fa per voi.

Il contenuto della confezione si rivela essere molto essenziale, costituito dalla custodia, da un laccetto e dal foglietto delle istruzioni d’uso; del resto, non ci aspettavamo mica dolcetti e caramelle!

Il laccetto vi sarà molto utile in spiaggia ma non solo: grazie ad esso potrete portare lo smartphone appeso al collo tenendo le mani libere per altre attività come salutare la nonna dall’altra parte della spiaggia, oppure nuotare nelle profondità degli abissi senza timore di perdere il cellulare durante il tragitto, o ancora per aiutarvi con un apposito bastone da trekking durante le escursioni più avventurose della vostra estate.

Attenzione però all’effetto abbronzatura!

 

Provare la custodia impermeabile

Come specificato nelle istruzioni, prima di testare il principio di Archimede con lo smartphone dovete fare due prove:

  1. Provare la grandezza effettiva della custodia (ovvero se lo smartphone ci sta dentro)
  2. Fare una prova di immersione senza il telefono

Per quanto riguarda il primo punto, non temete se al tentativo iniziale lo smartphone vi sembrerà andare troppo stretto: se ad esempio siete possessori di device Samsung top di gamma è naturale avere qualche difficoltà al primo utilizzo.

Prendete la custodia e srotolatela: i più pratici soffieranno all’interno della custodia per gonfiarla e creare lo spazio necessario ad accogliere lo smartphone. Io ve lo sconsiglio perché il vostro alito potrebbe creare un antipatico effetto appannaggio all’interno della custodia, e asciugarlo via sarà una leggera impresa, soprattutto se non avete esattamente le mani da pianista.

Pazientate e usate estrema cautela per inserire lo smartphone all’interno, spingetelo con delicatezza fino a quando non ci sarà più spazio al di sotto dello stesso.

Una nota: nel caso di iPhone o smartphone dalle dimensioni intorno ai 4 pollici, non avrete di questi problemi, anzi, potreste trovare leggermente fastidioso il ballonzolare del dispositivo all’interno della custodia, perché lo spazio risulterà abbondante.

Una volta inserito lo smartphone e stabilito che la custodia impermeabile è della misura giusta, sfilatelo via e proseguite con la seconda prova. Non chiudete (ancora) i gancetti, potreste ritrovarvi inutilmente a combattervi contro con un paio di unghie spezzate nel tentativo di aprirli.

Prova 2. Prendete un kleenex, altrimenti noto come fazzolettino di carta, o qualunque altro tipo di carta/foglio vi trovate sottomano, anche il foglietto delle istruzioni, e provvedete a inserirlo all’interno della custodia impermeabile. Fatto questo, chiudete i gancetti avendo cura di inserirli tra i fori, da una parte all’altra dei lembi della custodia, e con i pollici portateli verso i lati esterni fino a sentire il clic che vi avviserà che la custodia è correttamente chiusa.

Portate dunque la custodia impermeabile nel bagno di casa – o nei pressi di una piscina o bagnarola qualsiasi – e immergetela completamente in acqua per almeno tre minuti, smuovendola nel liquido nel tentativo di simulare un’attività subacquea.

Trascorsi i minuti necessari, potrete recuperare la custodia impermeabile e provvedere ad asciugare le mani e la parte esterna della stessa custodia. A questo punto, siete sicuri di non portare con voi goccioline di acqua in giro per la custodia e potete continuare nella verifica della sua funzionalità.

Aprite quindi la custodia liberando prima i ganci – le prime volte vi sembreranno eccessivamente duri e ostici da aprire, ma del resto devono fare bene il loro lavoro per isolare l’interno della custodia, e comunque dopo qualche prova riuscirete a usarli più facilmente –, e provvedete a sfilare il piccolo fazzoletto di carta/cavia. Se quest’ultimo risulterà perfettamente asciutto, complimenti, potete finalmente godervi il vostro smartphone underwater e scattare le foto subacquee delle vostre vacanze! In caso contrario, contattate immediatamente il negozio che provvederà a sostituirvi la custodia.

Consiglio di fare diverse prove di immersione con la carta per essere completamente sicuri della solidità della custodia Voyager, anche se questo non riuscirà a fermare il sussulto che avrete la prima volta che immergerete lo smartphone in acqua, seppur protetto dalla custodia impermeabile.

Esistono diverse versioni della Cellular Line Voyager, da quella classica di qualche anno fa alle più recenti in colorazione Lime o Rosa, per finire con la versione Music, che vi permetterà di ascoltare la musica dal vostro smartphone senza sfilarlo dalla custodia o di rispondere alle chiamate con l’apposito auricolare collegato.

Personalmente, consiglio la versione della custodia impermeabile più recente o quella music, perché presentano un’estensione laterale che vi permetterà di premere i tasti laterali dello smartphone senza problemi di sorta.

E tu, come la vedi? Hai anche tu una custodia impermeabile, magari proprio del tipo da me descritto? Che cosa ne pensi? Hai qualche altro suggerimento da condividere con noi tutti?

Maria Grazia
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