Raspberry Pi Zero: il nuovo micropc a 5 euro!

Interessante novità in casa Raspberry Pi: un nuovo single board dalle capacità interessanti a sole 4 sterline

Raspberry Pi Zero

Confesso che quando sono venuta a conoscenza della nuova genialata firmata Raspberry Pi Foundation mi sono usciti gli occhi dalle orbite: si tratta della proposta più allettante per tutti gli amanti dei microcomputer e della tecnologia in generale, anche se – purtroppo – è destinata a pochi eletti.

Scopriamo allora il nuovo Raspberry Pi Zero!

 

Che cos’è Raspberry Pi e perché è così affascinante

Non è la prima volta che vi parlo dei prodotti della Raspberry Pi Foundation, e un motivo ci sarà: credo si tratti dell’idea più utile e stuzzicante in ambito tecnologico, che attira curiosi sull’informatica di base a costi accessibili praticamente a tutti.

Avevo già scritto del Raspberry Pi, ma in generale tutti i single board dell’azienda britannica sono contraddistinti da 3 caratteristiche:

  1. sono di dimensioni contenute, praticamente tascabili
  2. funzionano davvero come computer di base per svolgere diverse attività
  3. hanno un costo abbordabile che gira intorno ai 30-40€

L’idea iniziale di Raspberry Pi era quella di riuscire a produrre dei computer di base (ma base base, eh!) a costi talmente contenuti da riuscire a fare breccia nel cuore dei più tecnologici, e di portare l’interesse verso l’informatica a partire dalla sua anima più pura.

Ma soprattutto, lo scopo è quello di aiutare gli insegnanti a spiegare al meglio le componenti e il funzionamento di un computer nelle scuole.

Il progetto, la cui prima produzione risale ormai al lontano 2012, ha trovato larghi consensi sulla sua strada, tanto da accaparrarsi il supporto di colossi come Google che ha finanziato grosse produzioni per distribuire Raspberry Pi gratuitamente nelle scuole, con la finalità dell’insegnamento appena descritto.

Negli anni il Raspberry Pi si è evoluto, arrivando ad essere sempre più performante e aggiungendo componenti interne interessanti, come una presa ethernet per collegarlo direttamente alla rete internet, ad esempio. Ma oggi la Raspberry Pi si è davvero superata con una proposta dal prezzo a dir poco assurdo!

 

Il nuovo Raspberry Pi Zero

Raspberry Pi Zero 5 dollari

Con una certa sorpresa, la fondazione del lampone informatico ha lanciato per il mese di dicembre il Raspberry Pi Zero, ovvero un nuovo modello dell’amato single board dalle dimensioni di una carta di credito. In soli 65 x 30 x 5 millimetri, infatti, Rasberry Pi Zero offre tutto ciò che serve a un computer per funzionare, come:

  • Microprocessore Broadcom BCM2835 Core ARM11 con frequenza da 1 Ghz
  • Memoria Ram da 512 MB
  • Slot per schede microSD per lo storage dati
  • Presa mini HDMI per riprodurre filmati a una risoluzione Full HD (1080p con 60 fotogrammi al secondo)
  • Presa micro USB

Il tutto condito dal personalizzato Raspbian OS, vale a dire un sistema operativo basato su Debian, ma adattato per dare il meglio su un device come il Raspberry Pi Zero.

Non certamente un computer top di gamma, ma un single board dall’aspetto primitivo che vi permetterà di guardare film, di giocare a qualche titolo come Minecraft, o comunque di sbizzarrirvi come volete con il supporto di un’ampia community sempre pronta a sperimentare cose nuove.

Il team di Raspberry Pi comunica che, nonostante la versione base di questo modello, Raspberry Pi Zero ottiene prestazioni maggiori del 40% rispetto al primo modello immesso sul mercato.

 

Un prezzo più che stracciato

Ma a far strabuzzare gli occhi è il punto forte del dispositivo: un microcomputer di base che costa soltanto 4 sterline (5.60 euro centesimo più, centesimo meno), e che i fortunati britannici o americani possono addirittura ottenere gratis come allegato della rivista MagPi del mese di dicembre.

MagPi 40

 

Voglio il nuovo microcomputer!

E qua arriviamo alla nota dolente (dolentissima!): purtroppo ho provato in vari modi ad acquistare un modello di Raspberry Pi Zero o il numero di MagPi che lo contiene, ma pare che gi utenti italiani debbano restare a bocca asciutta – almeno per adesso. Se avete qualche amico a Londra o paraggi, oppure nel Nord America, pagatelo, minacciatelo, ricattatelo affinché vi procuri un numero di MagPi prima che sia troppo tardi. Oppure, provate ad acquistarne uno dal sito raspberrypi ma vi avviso, le scorte sono quasi finite e vengono messi in vendita solo due Raspberry Pi Zero ogni ora.

Qualcuno spera nell’arrivo su Amazon, ma potrebbe essere molto difficile dal momento che si tratta di un regalo di Raspberry Pi sulla rivista, e comunque certamente il costo non resterà lo stesso ma lieviterà come succede già attualmente con gli altri modelli di Raspberry Pi.

Qualcuno tra voi è riuscito ad accaparrarsi un Raspberry Pi Zero? Ha voglia di dirci la sua in un commento a questo mio post?

Maria Grazia
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