Insieme alla nuova famiglia di fascia alta, Samsung ha presentato anche il suo secondo smartphone pieghevole: si chiama Galaxy Z Flip, ed è molto diverso dal primo modello dello scorso anno.

Lo aspettavamo da tempo, e finalmente è ufficiale anche il secondo smartphone pieghevole di Samsung. A differenza del pioniere del settore, però, il nuovo pieghevole presenta un design completamente diverso, che punta tutto alla praticità e a richiamare il fascino dei vecchi clamshell.

Se il Galaxy Fold ha avuto non pochi problemi qualche giorno prima del debutto, Samsung oggi può fare leva su una grande esperienza, che non dovrebbe far ricadere negli stessi errori del passato. Per questo motivo, anche se con un form factor piuttosto particolare, ci aspettiamo che il nuovo Galaxy Z Flip sia un dispositivo resistente – almeno per quanto possibile in questa categoria – e senza difetti di sorta.

I due pieghevoli di Samsung a confronto: Galaxy Z Flip e Galaxy Fold

Ed è esattamente quanto riportato dalle persone che hanno già potuto toccare con mano il nuovo Galaxy Z Flip: sembra trasmettere una buona sensazione di robustezza e solidità, facendo (quasi) dimenticare che quello tra le mani è uno smartphone pieghevole. E in quanto tale, un dispositivo piuttosto delicato.

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Com’è fatto il nuovo pieghevole Samsung?

Galaxy Z Flip riprende a piè pari il concetto già espresso dal Motorola Razr: un dispositivo che, quando aperto, raggiunge le dimensioni di un classico smartphone dei giorni nostri, ma che può essere ripiegato su se stesso per ingombrare il meno possibile.
Il nuovo pieghevole di Samsung, però, differisce dal Motorola Razr per diversi aspetti, come ad esempio nello spessore. Nel caso del device coreano, infatti, è omogeneo in tutte e due le parti dello smartphone.

Leggi anche: Motorola Razr: il pieghevole finalmente in vendita in Italia

Cerniera e resistenza

La back cover di Galaxy Z Flip, che si spezza in due sul retro dello smartphone, è solida e lucida, e ricorda il funzionamento di quella dell’originario Galaxy Fold.
Nella realtà, però, Galaxy Z Flip dovrebbe rivelarsi molto più resistente: merito non solo del sottilissimo strato di vetro che protegge lo schermo – vetro flessibile, già, così lo definisce mamma Samsung – ma anche di una cerniera ripensata per proteggere meglio il dispositivo. Il meccanismo interno è stato riprogettato per durare di più, e l’installazione di una nuova protezione in fibra di nylon impedisce a sporco o detriti di infiltrarsi nella piega del device.

Per il momento, dunque, pare che Galaxy Z Flip non dovrebbe essere afflitto dai problemi di suo fratello maggiore, Galaxy Fold.

Il pieghevole a conchiglia di Samsung è in grado di reggersi da solo sul tavolo: basta aprirlo con un angolo di 90° e appoggiarlo su un ripiano, per poi essere liberi di fare comode videochiamate, registrare video-tutorial da condividere su YouTube, usarlo per ripassare il make-up in ufficio, e così via.

Lo schermo

In questa posizione, però, è più evidente la piega del display nella parte centrale: Samsung si è affrettata a spiegare che non si tratta di un difetto ma della semplice natura dello schermo pieghevole, che non inficerà su uso e prestazione del device. Ah, dimenticavo: questa volta la vecchia Samsung ha pensato bene di non lasciare in giro “pellicine” che lascino pensare a dover tirare via uno strato in realtà vitale per il display. È tutto liscio, solido e compatto. E menomale.

Dal punto di vista software, quando lo smartphone è tenuto in modalità “Flex”, l’utente può interagire con i comandi visualizzati nella parte inferiore del display, mentre quella superiore diventa l’area di visione.

So già a cosa stai pensando:

Sì, ma quanto durerà?

Dalle dichiarazioni della compagnia, Galaxy Z Flip dovrebbe tenere botta fino a circa 200.000 pieghe, che tradotte in utilizzo quotidiano significa più o meno due anni di vita dello schermo pieghevole. Non si fa menzione all’eventuale dipendenza dal continuo apri-chiudi dello smartphone.
[Sono già aperte le scommesse, aspettiamo i risultati dei primi fold test non proprietari].

E lo schermo esterno? Piccolino, simpatico ed utile: può essere usato per controllare le notifiche, leggere l’ora, rispondere alle chiamate, ma anche per azzeccare l’inquadratura mentre si scattano selfie con la fotocamera principale.

Fino alla presentazione ufficiale, il nuovo pieghevole a conchiglia di Samsung era comparso a più riprese in rete, per poi fare sfoggio durante la notte degli Oscar con il suo video ufficiale di promozione:

Si tratta senza dubbio di un dispositivo interessante e che ha suscitato grande entusiasmo nel pubblico durante la conferenza stampa dell’Unpacked Event. Una novità da non lasciarsi scappare, uno smartphone alla moda che strizza l’occhio alla clientela femminile, con quel suo aspetto a mo’ di specchietto da borsa (o di portafogli?)

Scheda tecnica Samsung Galaxy Z Flip

E allora, una volta conosciuto – seppur virtualmente – l’aspetto esteriore di Galaxy Z Flip, scopriamo il versante tecnico, costituito da:

• Display pieghevole Dynamic AMOLED da 6.7 pollici con risoluzione 2636 x 1080 pixel e rapporto 22:9 HDR10+;
• Display secondario esterno Super AMOLED touchscreen da 1.06 pollici con risoluzione 300 x 116 pixel;
• Processore Qualcomm Snapdragon 855;
• Memoria Ram da 8 GB;
• Memoria interna da 256 GB non espandibile;
• Fotocamera principale doppia da 12 megapixel f/1.8 grandangolo + 12 megapixel ultragrandangolo f/2.2;
• Fotocamera secondaria da 10 megapixel;
• Connettività Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac/ax, Bluetooth 5, GPS, NFC;
• Supporto tecnologia LTE;
• Lettore di impronte digitali;
• Batteria da 3300 mAh con ricarica wireless;
• Sistema operativo Android 10.

Disponibilità e prezzo Galaxy Z Flip

Samsung Galaxy Z Flip è atteso nei negozi a partire dal 14 febbraio, anche in Europa,  con un costo di 1520€ e nelle colorazioni Mirror Purple e Mirror Black. Una bella cifra, ma inferiore al prezzo di listino del Galaxy Fold al suo lancio.

E adesso dimmi: lo compreresti un nuovo Galaxy Z Flip, anche solo per fare il figo con gli amici?

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Maria Grazia

Content editor, giornalista e blogger fondatrice di Tecnologia 360.
Sono esperta di comunicazione online e appassionata di tecnologia, per questo motivo trascorro gran parte delle mie giornate al PC per lavoro, ma anche per svago, per leggere, per gingillare sui social network o per studiare le novità del settore.

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