Insonnia e disturbi del sonno? Evita lo smartphone a letto!

Studi scientifici hanno dimostrato che la luce emessa dai display ai quali siamo tanto affezionati provoca disturbi concreti al sonno: ecco i motivi per cui dovresti evitare di usare lo smartphone e altri device prima di andare a dormire.

La tecnologia e i disturbi del sonno

Finalmente è ora di andare a dormire: mi butto sul letto già pronto ad accogliermi e aspetto il dolce abbraccio di Morfeo…
Ma prima:

  • Un’ultima controllatina a Facebook
  • Rispondo a quell’e-mail interessante
  • Compro un paio di cose su Amazon
  • Leggo qualche news
  • Guardo un po’ di foto di gattini

Grumpy Cat vai a dormire

Tanto mi rilasso!
Ne sei davvero sicuro?
In fondo lo sappiamo tutti che usare lo smartphone, il tablet, o il computer prima di andare a dormire non può essere un toccasana per la nostra salute né per la qualità del sonno, ma se proprio non riesci a resistere alla tentazione di questi aggeggi così seducenti e divertenti, allora è davvero il caso di dare un’occhiata a quanto segue.

Usare lo smartphone prima di dormire: un’abitudine comune

Mentre girovagavo in rete ho trovato una valida infografica di WebpageFX che, sebbene ritragga uno spaccato delle abitudini di vita degli americani, può essere utile anche a noi italiani per riflettere sul forte legame che abbiamo con la tecnologia (anche quando invece dovremmo dormire).
Percentuali a parte, infatti, scommetto che ognuno di noi potrà riconoscersi in almeno una delle abitudini riportate in questa ricerca: non vorrai dirmi che non ti capita mai di addormentarti con lo smartphone nella camera da letto!

È ben il 95% degli americani a confessare di usare una qualche forma di tecnologia durante le ore che precedono il sonno, ma non possiamo forse dire lo stesso anche noi?
In effetti, è davvero facile al giorno d’oggi ritrovarsi a dormire con lo smartphone nel letto, sotto al cuscino, oppure nelle vicinanze del letto – ad esempio sul comodino –, magari per controllare l’ora se ti svegli durante la notte, per usarlo come sveglia, o magari perché sei crollato mentre messaggiavi con qualcuno (e per fortuna almeno stavolta non è atterrato sul tuo naso).

L’insonnia da cellulare

Cellulari e sonno non sono di certo un binomio vincente, dal momento che spesso capita di addormentarsi con il suono delle notifiche in arrivo che possono protrarsi anche per tutta la notte, e di svegliarsi quindi grazie a questi adorabili suoni continui. Messaggi, e-mail, o notifiche del calendario che ricordano gli impegni per il giorno successivo possono essere la fonte di seri problemi di disturbo del sonno.

Stare troppo al pc provoca insonnia

E se il piccolo e affezionato display dello smartphone può rovinare la qualità del nostro sonno notturno, il computer (fisso o portatile che sia) usato nelle ore che precedono il momento di andare a dormire non è di certo d’aiuto.
Le persone che usano il computer nell’ultima ora prima di andare a letto hanno il 50% di probabilità in meno di dormire riposati e risvegliarsi freschi e pronti per una nuova giornata. Anche usare un pc in tarda serata può comportare disturbi del sonno, stress e sintomi depressivi.

TV e videogames? Anch’essi banditi

Non sono da meno neanche la TV o i videogiochi: sei solito guardare qualche episodio della tua serie TV preferita – e d’improvviso sono già le 6 del mattino –, oppure fai qualche partita prima di andare a dormire?

Tutto questo non farà bene al tuo riposo, soprattutto se i contenuti trattano di gioco d’azzardo, violenza, contenuti sessuali oppure humor nero. E tra coloro che fanno più ricorso ai videogiochi prima di andare a dormire vi sono, manco a dirlo, i ragazzi di età compresa tra i 13 e i 18 anni.

I ragazzi sono i soggetti più a rischio

Un range più ampio che abbraccia i ragazzi dai 13 ai 29 anni li vede protagonisti di un uso eccessivo della tecnologia prima di andare a dormire: c’è chi invia messaggini ogni notte prima di addormentarsi, o chi dorme con un telefono che squilla nella stanza tra chiamate e svariate notifiche, con la conseguenza che più della metà dei ragazzi tra i 13 e i 18 anni e quasi 1/4 di quelli tra i 19 e i 29 anni non dormono la quantità di ore sufficiente ogni notte.

Perché la tecnologia crea disturbi del sonno?

Svesto per un momento i panni della madre psicotica e rompiscatole, che continua a intimarti di non usare quell’aggeggio tecnologico anche a letto, per spiegarti le ragioni scientifiche che confermano i disturbi del sonno causati dall’uso della tecnologia prima di andare a letto.

Come riescono smartphone, pc e TV a tenerci svegli?

La causa è da riscontrarsi in due motivi principali:

  1. La luce blu emessa dai loro display
  2. Il tipo di attività che stimola la mente e non ci aiuta a prendere sonno

Smartphone a letto

Ebbene sì, il principale colpevole è la luce dei display che spesso teniamo a un palmo dal naso poco prima di dormire: nello specifico, la luce blu emessa da questi device (smartphone, tablet, e-reader dotati di luce propria, TV, computer, console portatili…) inibisce la produzione di melatonina, ovvero un ormone che tra le altre cose regola il ritmo circadiano, e quindi ci permette di adattarci, vivere, e svilupparci a seconda delle condizioni ambientali di giorno e notte.

Se la tecnologia spinge il tuo cervello a rimanere attivo, la tua mente continuerà a credere di dover restare sveglia per rispondere alle stimolazioni: non c’è buona volontà di andare a dormire che tenga.

Patologie correlate

Non riuscire ad addormentarsi facilmente, avere una bassa qualità del sonno, svegliarsi spesso durante la notte, sentire qualcosa che continua a squillare nelle orecchie, svegliarsi senza sentirsi davvero riposati, sono solo alcuni dei campanelli di allarme che dovrebbero farti cambiare abitudine prima di andare a dormire.
Purtroppo, il 90% delle persone che soffrondo d’insonnia col tempo possono presentare anche altri problemi come:

  • L’insorgenza di malattie cardiache
  • Pressione alta
  • Ictus
  • Diabete
  • Coinvolgimento in incidenti stradali

Consigli per combattere l’insonnia da tecnologia

Una volta avuta una visione completa e catastrofica della serietà della situazione, per noi amanti della tecnologia è tempo di correre ai ripari: cosa possiamo fare per limitare i danni?

Ecco una serie di consigli utili e davvero efficaci:

  1. Rispettare un orario preciso in cui andare a letto (maddai?!);
  2. Limitare l’uso di sostanze stimolanti;
  3. Fare attività fisica;
  4. Prendersi del tempo per rilassarsi;
  5. Evitare le luci blu.

Fissare un orario (decente) da rispettare ogni sera per andare a letto, e di conseguenza svegliarsi sempre alla stessa ora del mattino, aiuta a regolarizzare i tuoi ritmi e ti renderà facile addormentarti ed avere un sonno riposante per tutta la notte. Sei sei un amante dei caffè, cerca di limitarne l’assunzione e comunque di evitarla entro le 6 o 4 ore prima di andare a dormire, prova ad aiutarti facendo qualche esercizio fisico, e nelle ultime ore della giornata fai qualcosa che ti rilassi: fai un bagno, leggi libri o riviste, oppure fai esercizi di rilassamento.

Tutto questo ti aiuterà a prendere sonno più facilmente e no, non è concesso lo smartphone a letto: inserisci la modalità aereo oppure stacca la connessione per evitare disturbi durante la notte.

E va bene, se proprio non riesci ad evitare lo smartphone a letto, almeno scarica un’applicazione che regoli la luminosità del display in modo da diminuire la luce blu: lo schermo prenderà una colorazione aranciata che oltre a proteggere i tuoi occhi potrà anche evitare eccessive stimolazioni del cervello.

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E tu, usi ancora lo smartphone prima di andare a letto?

Maria Grazia
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