Kodi è il miglior lettore multimediale per tutti i dispositivi

Un programma versatile che può essere utilizzato per la lettura di file multimediali, ma anche per la riproduzione di contenuti in streaming: ecco cos’è Kodi, come funziona, e se davvero viene considerato illegale o meno.

Kodi

Con la maggiore diffusione delle smart TV, ma anche dei TV box Android, si è resa sempre più necessaria la presenza di un lettore multimediale capace di codificare qualsiasi tipo di file, e di riprodurlo sul grande schermo di casa. Esistono diversi programmi ed applicazioni che permettono di ascoltare musica oppure di riprodurre film o video, ma in questo articolo parleremo in particolare delle prodezze di Kodi, grande software che, una volta provato, difficilmente si abbandona.

Nato nel 2003 per trasformare la console di Microsoft Xbox in un media center, dal 2014 il già noto programma della XBMC Foundation prende il nome di Kodi: da allora, è stato sempre più supportato da una grandissima community, ed ha avuto la possibilità di evolversi fino al punto in cui si trova oggi.

Cos’è Kodi?

Kodi è un programma open source dedicato al mondo della multimedialità, ossia un lettore multimediale che permette di leggere e riprodurre svariati tipi di file per te. Viene utilizzato per diversi motivi, come ad esempio per la possibilità di organizzare in una pratica ed ordinata libreria tutti i file presenti sul computer, ma anche come software in grado di supportare il flusso streaming di audio e video.
In sostanza, Kodi viene usato per ascoltare musica, oppure per guardare film, ma anche per visionare file video o fotografie: musica e film possono essere tanto recuperati da una fonte online, e dunque trasmessi in streaming, quanto letti direttamente da un supporto fisico locale.

Cosa può leggere

Una delle ragioni per cui questo programma è molto popolare è che riesce a riprodurre un’ingente quantità di file multimediali, in tantissimi formati.
Supporta un elevato numero di file, tra cui i diffusissimi:

  • Avi;
  • MPEG;
  • WMV;
  • FLV;
  • MP4;
  • ASF;
  • MKV;
  • AAC;
  • MP3.

Se il file che vorresti riprodurre non è in elenco, oppure se sei curioso di scoprire tutti i file supportati, trovi la lista di tutto ciò che questo tool può leggere nella pagina Wikipedia dedicata.

Device compatibili

Non sei ancora entusiasta delle capacità di questo software, e del resto pensi che usi già l’ottimo VLC: quali potrebbero essere i vantaggi di questo programma?
Ti basti pensare che il famoso media center è compatibile con diversi sistemi operativi, e di conseguenza con un alto numero di dispositivi. In particolare, potrai usare Kodi su:

  1. Smartphone;
  2. Tablet;
  3. PC;
  4. Smart TV;
  5. TV Box;
  6. Mini PC.

Nello specifico, Kodi è supportato sulle seguenti piattaforme:

  • Android;
  • iOS (solo con jailbreak);
  • Windows 10;
  • MacOS;
  • Linux;
  • Apple TV.

Google Play Store

Ma è possibile utilizzare il programma open source anche su dispositivi come il piccolo Raspberry Pi, oppure sulla mitica Fire TV Stick di Amazon, e grazie ad alcuni escamotage anche su Chromecast.
In quest’ultimo caso, però, è necessario avere un computer o uno smartphone come fonte su cui è installato Kodi, la cui riproduzione andrà inviata al televisore attraverso un collegamento cast.

Come funziona Kodi

Ma perché sono tutti pazzi di Kodi? Cos’ha di tanto speciale?

Il segreto sta nella capacità di trasformare praticamente qualsiasi dispositivo elettronico moderno in un televisore: basta avere a disposizione una connessione a internet, e tanto un computer quanto uno smartphone possono diventare delle pratiche TV da usare in mobilità oppure in luoghi – come l’ufficio – dove non è possibile avere un apparecchio televisivo a portata di mano.

Oltre a mettere in ordine tutti i tuoi file multimediali disponibili in locale, infatti, questo software può trasmettere contenuti televisivi del digitale terrestre tramite client PVR.
Grazie a configurazioni specifiche, è possibile accedere a tantissimi canali in chiaro, compresi quelli italiani di Rai, Mediaset o La7. Inoltre, Kodi permette anche di impostare delle stazioni radio, oppure di conoscere le previsioni meteo, solo scegliendo il provider desiderato.

Installazione

Prima di tutto, recuperiamo il file di installazione o l’app dalla pagina ufficiale di Kodi per il download, e procediamo seguendo la semplicissima procedura guidata.
Ad esempio, per installare Kodi su un computer Windows, basterà scaricare il relativo file installer, e dopo averlo aperto continuare dando il consenso e cliccando su Next, I Agree, ancora vari Next, e infine Install.

Al termine dell’operazione, sarà possibile aprire l’ultima release ufficiale di Kodi e iniziare a configurarlo per soddisfare le proprie esigenze. La prima cosa da fare, tuttavia, è quella di modificare la lingua di default impostata su inglese: dopo aver aperto Kodi bisognerà spostarsi nelle impostazioni, accedendo dall’icona in alto a sinistra a forma di ingranaggio. Subito dopo, seleziona la voce Settings, poi Interface, Regional, Language e qui infine clicca su Italian. Da questo momento il programma parlerà la nostra lingua e ti sarà più semplice anche modificare il tema, ad esempio. Su Kodi, infatti, è possibile installare diversi tipi di “skin“, vale a dire delle interfacce grafiche che meglio si adattano ad ogni diverso dispositivo su cui viene installato.

Schermata Kodi

Fatte le dovute iniziali configurazioni, sarà possibile impostare il PVR per guardare la TV in streaming, oppure per ascoltare la radio, o ancora scegliere un provider per le previsioni meteo o iniziare a personalizzare l’esperienza di Kodi attraverso l’installazione degli add-on.

Gli addon

Possiamo dire che questo software di per sé, per quanto basilare, già si presta a svariati utilizzi, ma può estendere le sue potenzialità in maniera notevole grazie all’aggiunta di plugin che in questo caso vengono chiamati proprio addon.
Chiamali estensioni, plugin, app o addon, la sostanza resta quella: ogni addon di Kodi permette di aggiungere una capacità diversa, e ne esistono davvero di ogni tipo e genere.
Ad esempio, addon video possono essere Rai On Demand, oppure Video Mediaset, o ancora YouTube: ebbene sì, grazie a Kodi puoi portare YouTube anche sui dispositivi che non lo supportano in maniera ufficiale.
Un esempio su tutti?
La Fire TV Stick di Amazon!

Gli addon possono essere aggiunti a Kodi in due modi: attraverso l’installazione di file zip, o mediante il ricorso di specifiche repository, ovvero dei server che contengono i pacchetti necessari all’installazione dell’estensione che desideri.

Legale o illegittimo?

Molti utenti si chiedono se Kodi è legale o no, e dunque se può essere usato in totale libertà oppure se si rischia di incorrere in reati.
In realtà, sebbene Kodi sia molto diffuso soprattutto perché sfruttato per la visione di contenuti pirata, anche per questo tool vale il discorso di mezzo e non di fine: il media center è soltanto uno strumento che, purtroppo, può essere  utilizzato anche in maniera impropria.

Kodi non è illegale: nel mirino dell’illecito vi sono addon per l’IPTV che permettono la riproduzione di contenuti protetti da copyright. Si tratta di estensioni di terze parti non ufficiali, che possono riprodurre contenuti riservati.
Ad esempio, uno degli addon più famosi è EvilKing, che permette di guardare in maniera del tutto illegale sport, film, serie TV, e in generale tutte le esclusive di servizi a pagamento.

In questo caso, sebbene lo spettatore commetta un reato, la colpa non è di Kodi, ma dell’uso improprio che ne viene fatto.

E tu hai mai usato Kodi per guardare la TV o per ascoltare la radio?
Le tue esperienze in merito sono positive?

Maria Grazia
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