Windows 7: terminato il supporto di Microsoft

Come ampiamente annunciato, il sistema operativo di Redmond non riceverà più aggiornamenti né supporto per la sicurezza: Windows 7 va in pensione.

desktop post formattare windows 7

L’iconico desktop di Windows 7

Non è un inizio anno semplice per coloro che sono ancora affezionati alla vecchia versione del famoso sistema operativo di Microsoft. Nonostante sia stato seguito da Windows 8 e Windows 8.1, poi rimpiazzati dall’attuale e moderno Windows 10, Windows 7 è tutt’oggi presente su centinaia di migliaia di personal computer sparsi su tutto il pianeta.

Purtroppo, però, le cose dovranno cambiare: Microsoft ha terminato il supporto per Windows 7, uno dei suoi più grandi successi di sempre nel settore.

Cosa cambia?

Merito di una grafica più accattivante, e delle funzioni aggiuntive che avevano il sapore del futuro, Windows 7 è riuscito a conquistare sin da subito il cuore dei consumatori di tutto il mondo. Si è fatto carico dell’essere erede del flop di Windows Vista, con il quale condivideva alcune compatibilità, ed è riuscito a traghettare le persone nell’era contemporanea dei personal computer.

Da oggi, però, tutto cambia.

Devi sapere che i sistemi operativi ricevono random degli aggiornamenti software, che permettono al sistema di rimanere perfettamente funzionante e in salute. Questi aggiornamenti, da oggi, non saranno più erogati da Microsoft ai terminali con Windows 7 a bordo. Ciò vuol dire che i computer con questa versione Windows non saranno più sicuri come prima, e che quindi i dati personali o bancari in esso contenuti potrebbero essere più esposti a potenziali rischi.

Un computer con Windows 7 installato, dunque, continuerà ad accendersi, e probabilmente a fare la maggior parte delle cose che hai fatto fino a questo momento. Ma col passare dei mesi, potresti riscontrare problemi di compatibilità con i programmi che usi di solito, oltre ad avere più probabilità di contrarre infezioni di virus. Tra i pericoli più temuti, in questo caso, vi sono i ransomware: virus piuttosto fastidiosi che, una volta infettato il PC, ne prendono il controllo bloccandolo, e richiedendo poi solitamente un riscatto per riportarlo alla normalità.

Cosa fare dopo la fine del supporto di Windows 7

Devo acquistare un nuovo computer?

Se non sei al momento interessato a comprare un nuovo PC, non disperare: esistono delle soluzioni alternative. È caldamente sconsigliato continuare a utilizzare Windows 7 da questo momento in poi, ma ci sono alcune cose che potresti valutare, come ad esempio:

  1. L’aggiornamento a Windows 10;
  2. Il passaggio ad una distribuzione Linux.

Nel primo caso, devi sapere che Microsoft mette a disposizione un aggiornamento gratuito a Windows 10 per tutti i possessori di regolare licenza Windows 7. Prima di passare a Windows 10, però, dovrai assicurarti che il tuo computer rispetti i requisiti minimi per far funzionare l’ultima versione del sistema operativo a finestre.

In particolare, il tuo computer dovrebbe presentare almeno:

  • Processore da 1 gigahertz (GHz) o superiore, oppure System on a Chip (SoC);
  • RAM da 1 GB per sistemi a 32 bit o 2 GB per sistemi a 64 bit;
  • Spazio su disco rigido da 16 GB per sistemi a 32 bit, 32 GB per sistemi a 64 bit;
  • Scheda video DirectX 9 o versione successiva con driver WDDM 1.0;
  • Schermo con risoluzione da 800×600 pixel.

Se il tuo computer non ha queste caratteristiche, evita di aggiornare a Windows 10: potresti ritrovarti di fronte a un computer molto lento o malfunzionante.

In caso positivo, invece, non dovrai fare altro che collegarti alla pagina di Microsoft “Scarica Windows 10” e cliccare sul pulsante Aggiorna ora.
Nota bene: per sicurezza, prima di aggiornare a Windows 10, provvedi a fare un backup di tutto ciò che hai sul tuo computer.

Leggi anche: Come fare il backup del PC con EaseUS Todo Backup e Backup: i 10 comandamenti da seguire

Se invece non hai un computer che permette a Windows 10 di girare come si deve, puoi valutare l’installazione di una distribuzione Linux.

Come installare Ubuntu

Potresti provare Ubuntu oppure, nel caso in cui il tuo computer abbia un hardware piuttosto modesto, potresti valutare una delle distro più leggere come Lubuntu, Xubuntu o Peppermint.

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Maria Grazia
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